Milano e il cinema: le location dei film più famosi
“Milano vicino all’Europa, Milano, che banche che cambi! Milano gambe aperte… Milano che ride e si diverte! Milano a teatro, un ole’ da torero, Milano, che quando piange, piange davvero… (…)”.
Jerry Calà e la “Milano da bere” degli anni ’80
È l’indimenticata e indimenticabile voce di Lucio Dalla, che intona il brano “Milano” contenuto nell’album “Lucio Dalla” del 1979, usata come sottofondo musicale della pedalata in bicicletta di Jerry Calà per le vie del capoluogo meneghino, nell’apertura del suo film più riuscito, “Un Ragazzo e una ragazza” (1984). Al contrario dei tanti film comico-demenziali prodotti in quegli anni, la deliziosa commedia, grazie alla sapiente regia e alla brillante sceneggiatura scritta da un maestro polivalente come Marco Risi, non è mai sfociata in un fenomeno mainstream, e forse, proprio per questa mancata trasformazione, è rimasta un’affascinante rarità. Il regista milanese riesce a cogliere e rappresentare l’essenza del capoluogo lombardo dei primi anni Ottanta: la “Milano da bere”, espressione coniata per indicare un’idea di vitalità e modernità, rivive nella pellicola attraverso luoghi storici come lo Snack Meravigli (oggi non più esistente), uno dei primi ristoranti self-service in corso Vittorio Emanuele, il Bar Alemagna, ancora operante, in Piazza Luigi di Savoia, di fronte alla Stazione Centrale, e l’inossidabile Trattoria Aurora, in via Savona ed ancora oggi in piena e florida attività.
L’omaggio a Milano attraverso le riprese delle location dei film più famosi
Questa pellicola è quindi un atto di riguardo verso Milano, e, la città stessa, diventa un elemento di primo piano. Nella trama agrodolce appaiono siti della città più o meno celebri che impreziosiscono la divertente sceneggiatura. A cominciare dai titoli di testa, Milano viene messa in vetrina attraverso immagini della Stazione Centrale, il sottopasso Mortirolo, l’Alzaia Naviglio Grande e la Galleria Vittorio Emanuele. L’attore, di origini siciliane, interpreta il ruolo del giovane studente-lavoratore, Calogero Bertolotti, che, in una mattina autunnale si innamora a prima vista di Anna De Rosa (Marina Suma), una ragazza napoletana appena arrivata al nord per frequentare l’Università. Nel susseguirsi degli avvenimenti, altri luoghi famosi diventano emblematici; i due innamorati, ad esempio, dopo essersi frequentati per un po’, vanno a vivere insieme proprio ad un passo dalla trattoria Aurora, precisante al civico 23 di Via Savona, e, nel ristorante sotto casa, festeggiano: “i momenti di gioia: un esame andato bene, un aumento di paga.”, e consolano: “le delusioni: un esame andato male o un licenziamento.”. Anche il Parco Sempione, facendo da sfondo sia a momenti tristi sia a quelli ameni, viene immortalato in diverse occasioni; il protagonista viene anche ripreso seduto sui gradini del piccolo Anfiteatro del Parco, non lontano dal laghetto attraversato dal Ponte delle Sirenette (anch’esso ripreso in una diversa sequenza). L’ingresso dell’Università Statale di via Festa del Perdono e quello dell’ospedale Niguarda, vengono filmati in differenti momenti della pellicola. Infine, all’inizio della loro storia, Calogero e Anna siedono a chiacchierare su una panchina (rimossa negli anni a venire), posizionata nel sagrato della Chiesa di Santa Maria del Carmine, in Piazza Del Carmine 2.
Milano favorita da registi famosi per i loro film più celebri
La poliedricità del capoluogo Lombardo affascinò molti altri registi di origini non lombarde; incantevoli città d’arte come Roma e Firenze sono state “tradite” con fortunate trasferte milanesi dai loro figli prediletti quali, rispettivamente, Carlo Verdone e Francesco Nuti.
Carlo Verdone e le location milanesi de “Maledetto il giorno che ti ho incontrato”
Carlo Verdone, da molti proclamato l’erede di Alberto Sordi, straordinario regista e attore romano, ha scelto di ambientare a Milano la bizzarra e riuscitissima storia narrata in “Maledetto il giorno che t’ho incontrato”, capolavoro del 1992, premiato con cinque David di Donatello. Bernardo (Carlo Verdone), ad inizio film, lo si vede entrare nel portone di Via Ciovasso 5, dove è idealmente posto il suo appartamento. Dopo tragiche vicissitudini amorose, il protagonista, si convince di aver bisogno di uno psichiatra; è presso lo studio del medico, sito in Piazza Castello 27, che incontra Billa (Margherita Buy), anch’essa paziente un po’ schizzata in cura dal Professor Ludwig Altieri. I due diventano subito molto amici, e, in una delle loro intime e lunghe passeggiate serali, siedono a chiacchierare presso le Colonne di San Lorenzo, in Corso di Porta Ticinese.
Anche Francesco Nuti sceglie Milano per due film memorabili
Anche Francesco Nuti, nel suo “Willy Signori e vengo da lontano” del 1989, ha girato alcune sequenze davanti alla stessa costruzione di epoca tardo romana sita di fronte all’omonima Basilica. Il geniale ed eclettico regista toscano ha immortalato nel film anche luoghi arcinoti come il Duomo (il film si apre con svariati tentativi di accensione del maggiolone di Willy, parcheggiato proprio sul sagrato) o la Galleria Vittorio Emanuele II. La protagonista femminile della storia, Lucia (Isabella Ferrari), abita in Piazza del Carmine, 1, proprio di fianco alla storica Macelleria Panzeri; disperata per aver perso il suo compagno, medita di lanciarsi giù dal suo appartamento del quarto piano. Immortalato dal regista, anche il Giardinetto di via Broletto, piccolo spazio verde che orna a livello strada l’enorme spazio pubblicitario di Giorgio Armani (quello su cui per mesi, qualche anno addietro, centinaia di donne hanno posato gli occhi per ammirare l’intimo indossato da Mr. David Beckham). Nuti, nel 2000, decise di tornare a Milano per girare “Io amo Andrea”, pregevole commedia con Francesca Neri. Il protagonista, Dado (Francesco Nuti), vive in zona Garibaldi; la sua abitazione si trova al numero 8 di Corso Como e frequenta spesso l’ex Bar ATM, in Bastioni di Porta Volta, 18. Dopo aver partecipato ad una festa di carnevale, mascherato da cane dalmata, il protagonista lascia il ritrovo di conoscenti per passeggiare nelle strade deserte della città, e, passando da Piazza Stati Uniti d’America, mostra alle sue spalle l’edificio oggi occupato dalla Mc Productions dove, a livello strada, sorge lo studio di Radio 105.
Sono tante le location dei film più famosi catturati dalla macchina da presa dei più grandi registi italiani che vi vogliamo raccontare… ma sarà per il prossimo articolo!
autore: Ivan Tronconi